mercoledì, giugno 06, 2007

Il silenzio delle Istituzioni

Leggendo Art.21 mi sono imbattuta in un articolo interessante che, ancora una volta, porta alla luce una questione spinosa ed agghiacciante.

Vi ricordate il film "Uccidete la democrazia?"
Se non lo ricordate, non lo avete visto - e vi consiglio di farlo, sempre per la stessa filosofia di concedervi del tempo prezioso per pensare e non farvi prendere in giro - o non ne eravate a conoscenza, beh cliccate sul link e vi porterà all'articolo scritto dagli stessi Beppe Cremagnani e Enrico Deaglio, ossia i creatori del film medesimo, i quali parlano un po' dello stesso e di cosa e come hanno affrontato il tema dei "brogli elettorali" alle ultime elezioni politiche.

Proprio oggi si riparla di brogli elettorali, di nuovo gli stessi Signori cercano di portare alla ribalta l'argomento, sottoponendoci un altro film- inchiesta: "Gli imbroglioni. Quel che hanno fatto del nostro voto".
Il Dvd verrà proiettato a Roma giovedì 7 giugno alle ore 17.00 presso presso la sala Conferenze, Piazza Montecitorio 123/a, ma lo troverete in edicola in allegato alla rivista "Diario".

Oltre alla notizia, estremamente interessante, del fatto che qualcuno, nonostante gli ostacoli giudiziari - per fermare o screditare il primo film si è riesumato l'art. 656 c.p "Pubblicazione o diffusione di notizie false, esagerate o tendenziose, atte a turbare l'ordine pubblico" - voglia andare avanti e raccontare qualcosa, far emergere dubbi - che ormai sappiamo essere estremamente temuti e condannati da chi vuole manipolare il popolino, poiché risvegliano le coscienze ormai troppo assopite e sonnolente, la cosa che salta immediatamente agli occhi è la scandalosa assenza di interesse da parte delle istituzioni.

Certo, capisco che questi film-inchiesta non facciano parte del balletto politico " io sto di qua, ma anche di là e perché non anche dall'altra parte"; capisco anche che siano scomodi per tutti, destra, sinistra, centro e quant'altro, ma il silenzio è sconfortante.
Il silenzio delle istituzioni è segno di grave, gravissima, mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini, che mai come adesso, sono interessati all'argomento.

Noi cittadini siamo stati già defraudati della possibilità di scegliere liberamente il cadidato da eleggere, grazie ad una legge elettorale inguardabile e vergognosa - e meno male che i signorotti del nord-est si dicono più bravi, si sentono capaci di dare lezioni in ogni ambito; ma adesso, addiruttura, non siamo ritenuti degni di una, anche solo formale, preoccupazione, e non parlo di spiegazione o intenzione di avviare indagini formali, ma solo pubblica preoccupazione o indignazione. Per non parlare del gravissimo dubbio riguardo ad un'ipotetica nuova P2.

Sono l'unica a pensare che qualcosa proprio non vada per il verso giusto?

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