Per l'ennesima volta mi ritrovo a leggere una notizia assurda: Daniele Luttazzi è stato cacciato dall'emittente televisiva privata "La Sette" perché .... e qua mi fermo.
Si fa un gra parlare di quelle che sono le motivazioni, ma non mi piace essere ipocrita; non soprattutto quando l'ipocrisia sembra esser diventato il valore più importante in questa Italia moderna, in cui basta sorriderci e pensare che tutto in qualche modo procede, magari anche bene, per essere felici, quasi quasi tranquilli.
Penso chiaramente che Luttazzi sia stato cacciato perché dà fastidio, in questo caso, a quel "simpaticone" di Ferrara, il quale conduce un programma di approfondimento, senti senti proprio su "La Sette". Chissà se c'è qualche connessione tra i due fatti???
Lasciatemi dire, poi, che il programma è a dir poco penoso, certo questo a mio modestissimo parere, ovviamente.
A ciò si aggiunga che la gente, troppo impegnata a pensare all'idea di Ferrara nella vasca, non si sofferma sulla parte più grave di ciò che Daniele Luttazzi ha detto, ossia:"Dopo 4 anni guerra in Iraq, 3.900 soldati americani morti, 85.000 civili iracheni ammazzati e tutti gli italiani morti sul campo anche per colpa di Berlusconi, Berlusconi ha avuto il coraggio di dire che lui in fondo era contrario alla guerra in Iraq. Come si fa a sopportare una cosa del genere? [...]"
Signore e Signori, indignatevi per il numero spaventoso di vittime, perché quello è reale
L'indignazione dovrebbe montare per quello che sta accadendo in Iraq, poiché è molto peggio dell'immagine che Luttazzi ha trasmettere al pubblico.
C'è troppa ignoranza, troppa troppa mediocrità. Ma svegliatevi, svegliatevi, vi prendono per i fondelli!
Satira: "composizione poetica che elabora con intenti moraleggianti e critici, aspetti, figure e ambienti culturali e sociali, con toni che variano dall’ironia, all’invettiva, alla denuncia"
(definizione dal De Mauro Paravia: http://www.demauroparavia.it/101179)
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3 commenti:
Anche a me Luttazzi mancherà parecchio.
Ho una mia teoria su questa sospensione, che passa non attraverso Giuliano Ferrara, bensì attraverso l'intenzione del comico di mettere in scena (nella sesta puntata del Decameron) un monologo sull'eniclica papale, che avrebbe coinciso con la festa religiosa dell'Immacolata Concezione. I teo-con devono averlo saputo e hanno agito per far sì che la puntata non andasse in onda. La7 ha ceduto al ricatto, ed eccoci qui, niente Decameron per più di due milioni di italiani.
Grazie a tutti.
PS: se vuoi discuterne anche sul mio blog...
andreastivi.blogspot.com
Un blog di satira ma non solo.
E' possibile avere il mio link nel tuo blog? Io farò altrettanto, perchè mi sembra un blog interessante.
Grazie in anticipo.
Andrea.
Ciao Andrea :D, mi fa davvero piacere che quanto scrivo risulti interessante e metterò sicuramente il link al tuo blog :)
Ho scritto il post velocemente e di getto dopo aver appreso la notizia, forse troppo presa dall'indignazione, sentimento carente nella nostra società, e dalla rabbia. Non avevo, dunque, ben chiaro il quadro della situazione.
Adesso, penso sia purtroppo vero ciò che tu dici, soprattutto sulla base della lettera di Giuliano Ferrara, pubblicata proprio oggi sulla Repubblica.
Mi domando come si possa arrivare a tanto e, mentre lo faccio, rimango sempre più allibita da come, in realtà, risulti facile ai più accettare tutto questo.
Passerò certamente a visitare il tuo blog :)
Grazie.
Ora aggiungo il tuo link al mio blog!
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